Cinemaleo’s Blog

Il cinema è la vita a cui sono stati tolti i momenti noiosi (Alfred Hitchcok)

“RKO 281 – La Vera Storia di Quarto Potere”

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1999: RKO 281 di Benjamin Ross

Prodotto da Ridley Scott e da suo fratello Tony Scott per la pay-tv americana HBO, trasmesso a puntate negli Stati Uniti (ha vinto 3 Emmy e il Golden Globe per la miglior miniserie), poi assemblato in un nuovo montaggio e presentato sul grande schermo in Europa, narra il ‘caso’ del film più famoso della storia del cinema e, a detta di tutti i critici, il migliore che sia mai stato realizzato.

Un film prezioso per ogni buon cinefilo, una splendida ricostruzione della Hollywood degli anni d’oro ma soprattutto un incisivo ritratto dello scontro fra due personalità (un astro nascente e un astro ormai sul viale del tramonto), della battaglia tra le ragioni dell’arte e le ragioni del mercato, tra libertà di pensiero e censura, tra democrazia e manipolazione del consenso.

Liev Schreiber (che confermerà il suo grande talento in The Manchurian Candidate) è formidabile nel delineare gli egoismi e gli slanci creativi di un uomo che rimarrà prigioniero del suo capolavoro e che vivrà “mezzo secolo di ostracismo, esilio e marginalità dall’impero dei media dopo esserne stato il giovane monarca assoluto per qualche stagione” (Mario Sesti).
Bravissimi anche John Malcovich nel ruolo dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz, James Cromwell nella parte di Hearst, Melanie Griffith in quello dell’amante Marion Davis, Brenda Blethyn che rifà par suo Louella Parsons.

Come ha giustamente scritto Barbara Gordoni, dopo la visione di RKO 281 “viene voglia di andare in videoteca e di noleggiare la videocassetta di Quarto potere, di far caso a tanti particolari, di immaginare come – con il caratterino del regista – sia nata una determinata scena sulla pellicola. E forse, qualche giovane poco pratico di cinema classico potrebbe aver voglia di prenderne visione una prima volta. Ed è questo il grande regalo di RKO 281”.

Pubblicato su Blogsfere
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Regia: Benjamin Ross
Sceneggiatura: John Logan
Cast: John Malkovich, Liev Schreiber, James Cromwell, Melanie Griffith, Brenda Blethyn, Roy Scheider, Liam Cunningham, David Suchet, Fiona Shaw, Anastasia Hille, Roger Allam, Simeon Andrews
Paese: USA (1999). Uscita Italia: 20 Aprile 2001. Uscita USA: 20 Novembre 1999
Trama:
La storia di come Orson Welles nel 1941 realizzò Citizen Kane (Quarto Potere) combattendo tra le esigenze artistiche e quelle economiche. Vengono svelati così i retroscena di un’opera d’arte cinematografica.
Note:
HBO: la pay-tv americana, di proprietà della Time Warner, è celebre per i suoi lavori che nobilitano la televisione, basti pensare che ha realizzato opere come La seconda guerra civile americana di Joe Dante e soprattutto Angels in America di Mike Nichols.

Quarto potere: “opera bellissima che da sessant’anni figura in ogni lista dei dieci migliori film al mondo, grande spettacolo-riflessione sul capitalismo americano, ritratto possente d’un magnate della stampa autocrate” (Lietta Tornabuoni). “Al suo esordio il 26enne O. Welles condensa in un solo film un patrimonio di complesse esperienze tecniche e artistiche, portando a compimento un’intera fase della storia del cinema. Nel suo barocchismo, è un potente spettacolo-riflessione sul capitalismo nordamericano. Soffre di gigantismo, di pedanteria, di tedio. Non è intelligente, è geniale” (ilMorandini).

marzo 19, 2009 - Posted by | cinema-recensioni | , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

1 commento »

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    Commento di inhefe | aprile 16, 2009


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