Cinemaleo’s Blog

Il cinema è la vita a cui sono stati tolti i momenti noiosi (Alfred Hitchcok)

“La Donna del tenente francese”

1981: The French Lieutenant’s Woman di Karel Reisz

“Una delle più romantiche e struggenti storie d’amore del decennio, per una pellicola che si avvale, oltre che di due memorabili protagonisti, di una splendida ricostruzione d’epoca, di una bellissima fotografia e di un’emozionante colonna sonora… che sottolinea in maniera emblematica i tormenti dei personaggi”, così Stefano Lo Verme: da sottoscrivere.

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Cinema nel cinema che vede una delle più grandi interpretazioni di Meryl Streep (ma di ogni suo film si dice giustamente sempre così) in un doppio ruolo: la donna messa al bando dall’Inghilterra puritana dell’Ottocento e l’attrice che gira un film su di lei (incredibile la capacità di Meryl di cambiare costantemente stile di linguaggio e accento: qui si cimenta in modo mirabile sia con l’inflessione inglese che americana).

Il lavoro è tratto dall’omonimo romanzo (best-seller in tutto il mondo) di John Fowles, romanzo particolarmente complesso anche perché si sviluppa su un doppio binario: da una parte la tragica love-story dei due protagonisti, dall’altra i continui interventi dell’autore su quanto sta narrando.
Una riflessione su arte e vita di notevole profondità (“una delle opere più interessanti della narrativa inglese contemporanea in cui si ritrovano inscindibilmente uniti il fascino del sogno e il disincanto della realtà”, Bol.it).
Afferma Pierdomenico La Mura: “Uno dei primi ad essere stato scritto usando una tecnica prettamente postmoderna. Infatti esso consta di tre differenti finali, di continue intrusioni del narratore e di numerosi riferimenti anacronistici che mettono in comparazione l’epoca nel quale il romanzo è ambientato (l’età vittoriana) e quella contemporanea all’autore (gli anni ’60)”.

Elaborando la sceneggiatura, Harold Pinter ha superato le notevoli difficoltà di tradurre in immagini tale complessità usando l’escamotage delle due storie: e così il film diventa sia una critica dell’età vittoriana che del mondo dello spettacolo, sia un‘analisi del ieri che dell‘oggi, ma anche “un film che accoppiando la fantasia con la realtà serve di lezione sulle grandi differenze che esistono tra di loro” (‘Segnalazioni cinematografiche’, vol. 92, 1982).

Un’opera emozionante e coinvolgente come poche, drammatica e tesa, altamente raffinata.

Pubblicato su Cineocchio
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Regia: Karel Reisz
Sceneggiatura: Harold Pinter
Cast: Meryl Streep, Jeremy Irons, Hilton McRae, Emily Morgan, Charlotte Mitchell, Lynsey Baxter, Jean Faulds, Peter Vaughan, Liz Smith, Patience Collier, Leo McKern, Colin Jeavons, Joanna Joseph, Alun Armstrong, Cecily Hobbs, Orlando Fraser, Richard Griffiths, Michael Elwyn, Gérard Falconetti, Edward Duke
Fotografia: Freddie Francis
Montaggio: John Bloom
Musiche: Carl Davis
Produzione: Juniper Films
Distribuzione: United Artists
Paese: USA (1981)
Genere: Drammatico
Durata: 123’ circa
Uscita Italia: 17 Marzo 1982
Uscita USA: 18 Settembre 1981

Trama:
Inghilterra, 1867. Charles Smithson, un rispettabile gentiluomo di famiglia aristocratica, è in procinto di sposare una ricca ereditiera; ma la sua esistenza cambia improvvisamente quando si innamora di Sarah Woodruff, una ragazza affascinante ed enigmatica soprannominata “la donna del tenente francese”. Intanto, ai giorni nostri, Mike e Anna sono due attori impegnati ad interpretare i ruoli di Charles e Sarah sul set di un film…

Note:
-La sceneggiatura di Harold Pinter è stata pubblicata da Einaudi e ristampata nel 2005.
La donna del tenente francese assumerà la forma di una miniserie televisiva, co-prodotta dalla Fox insieme alla BBC, della durata di 4 ore.
Qui una approfondita analisi del romanzo.
-Tutti i riconoscimenti e i premi al film su IMDb.

giugno 24, 2009 - Posted by | cinema-recensioni | , , , , , , , , , , , , , , ,

3 commenti »

  1. Lo vidi quando uscì nei cinema e ne ebbi un’ottima impressione. L’ho rivisto recentemente su Ski e il giudizio è confermato. Meryl Streep (ma quanto è cambiata!) sempre grande (è retorico dirlo, ma è così). Jeremy Irons invece (attore che trovo sempre bravissimo) qui mi è sembrato un po’ sottotono.

    Commento di livani | giugno 25, 2009

  2. Effettivamente chi legge il romanzo (che consiglio, è bellissimo) ha l’impressione che sia impossibile ricavarne un film. Pinter è stato, come al solito, geniale con la sua idea del “film nel film”. Che dire di Meryl Streep? E’ Meryl! e questo basta.

    Commento di carlo | giugno 25, 2009

  3. Uno dei migliori esempi di rapporto positivo tra cinema e letteratura. Pinter è stato talmente bravo che il film, pur essendo qualcosa di nuovo rispetto al romanzo, non lo tradisce affatto, anzi… Magnifica naturalmente la Streep!

    Commento di brad | giugno 26, 2009


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